Di seguito presentiamo un Workshop tenutosi presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna il 30 e 31 Maggio 2019, moderato dal Prof. Alfio Conti docente UFMG del Minas Gerais – Br – con partecipazione attiva del GLP.
La seguente presentazione è un’applicazione esemplificativa della metodologia collaborativa del Geodesign finalizzata all’elaborazione di soluzioni urbane per l’area del quartiere Navile (Bo)
Il futuro del quartiere Navile a Bologna
PREMESSA
Il quartiere Navile si colloca nel settore settentrionale della prima periferia bolognese. Il nome richiama il canale Navile, che attraversa tutto il quartiere e che ha condizionato fino a tutto l’800 l’organizzazione della protoindustria e del sistema delle comunicazioni tra la città e il Po di Primaro; si articola in tre zone: Bolognina, Lame e Corticella.
Il Navile è il quartiere di Bologna più in trasformazione sia dal punto di vista urbano che sociale. Tantissimi i progetti di trasformazione e di miglioramento: numerosi sono gli interventi di riqualificazione urbana affiancati da grandi progetti in cantiere, come la creazione del polo universitario del Lazzaretto, il complesso dell’ex Mercato ortofrutticolo, per citarne alcuni.
La grande area dell’ex Mercato Ortofrutticolo è stata oggetto di un esperimento partecipativo durato quasi due anni ( IL LABORATORIO MERCATO) che ha portato a ricalibrare insieme all’amministrazione comunale, parte delle decisioni prese precedentemente.
L’ esperienza del LABORATORIO MERCATO, sebbene di discreta importanza in termini di risultato e frequentazione, ha comunque messo in luce dei punti deboli che l’adozione di una metodologia partecipativa come quella del Geodesign avrebbero aiutato a superare.
Se da un lato l’esperienza è servita a far collaborare i singoli, a mettere a confronto diretto i professionisti e a produrre un output in poco più di un anno, dall’altro lato si è in definitiva privilegiato coloro che avevano un grado di influenza maggiore demotivando la maggior parte degli intervenuti, ed in più ha mostrato strumenti di comunicazione obsoleti.
IL WORKSHOP
Sono stati individuati 8 sitemi (patrimonio storico-culturale, infrastruttura verde, infrastruttura blu, alloggi, trasporto e mobilità, attività economiche e produttive, turismo e servizi pubblici e istituzionali, a cui si è deciso di aggiungere il sistema ALT che include i progetti che sono stati già approvati.
In una matrice, i partecipanti sono stati invitati ad inserire i progetti, le politiche e le idee progettuali per ogni sistema. Si sono creati poi 4 gruppi di partecipanti (AMMINISTRATORI, AMBIENTALISTI, IMPRESARI E RESIDENTI) che hanno votato i singoli progetti di matrice e hanno cominciato a comporre un progetto completo. Si sono verificati in tempo reale gli impatti.
In seguito a ciò, vi è stata una prima e una seconda iterazione in cui i gruppi hanno discusso tra loro, verificando e modificando poi le proprie soluzioni progettuali.
La seconda fase del workshop, tramite l’ausilio di un sociogramma, si è concentrata nel far votare reciprocamente le soluzioni di progetto; si sono accorpati poii gruppi, in base alle affinità, in due maxi gruppi, dal cui lavoro è scaturito il progetto condiviso.
I RISULTATI RAGGIUNTI E LA SINTESI DI PROGETTO
Mantenimento dei progetti di analisi:
Ex Mercato Ortofrutticolo (Bolognina) : Area interessata da interventi per ospitare attività di tipo ricettivo, commerciale, direzionale, oltre a vaste aree verdi per oltre 10 ha. In progetto il recupero della Pensilina Nervi con la creazione di una piazza coperta. Superficie intervento 280.000 mq, con particolare attenzione alle dinamiche sociali di integrazione multietnica destinando un’area centrale a centro polivalente di quartiere.
Nuovo Comparto Bertalia – Lazzaretto (Lame) : Progetto abitazioni, uffici, negozi, spazi pubblici e il nuovo comparto universitario. Opere di urbanizzazione di collegamento al centro e aeroporto (stazione People Mover). Superficie intervento 25.000 mq.
Ex Manifattura ( Bolognina) : Realizzata negli anni ’50 -60 la struttura accoglierà il Tecnopolo di Bologna, un centro per l’innovazione, la sperimentazione e la ricerca. I lavori prevedono la riqualificazione di parte dei fabbricati già presenti e la costruzione di nuove strutture.Superficie intervento 100.000 mq.
(in merito all’idea di effettuare nuova realizzazione di costruito il progetto condiviso finale ha cassato la possibilità di aggiungere nuova volumetria)
Ex Caserma Sani (Bolognina): Progetto di trasformazione dell’area. Saranno realizzate residenze private, sociali, uffici, negozi, servizi scolastici e socio sanitari. Grande importanza è attribuita allo spazio esterno con una diminuzione dell’impatto delle automobili. Superficie intervento: 53.000 mq. (erano state effettuate delle proposte di ricollegamento dell’area a cavallo della ferrovia con utilizzo e ampliamento di sottopassi e sovra passi, piste ciclo pedonali e rimagliatura del tessuto) nella sintesi finale di condivisione tale idea non è stata accettata in quanto troppo laboriosa da realizzare e particolarmente impattante e costosa sulla viabilità esistente.
Per quanto concerne la SALVAGUARDIA DEGLI ASPETTI AGRO PAESAGGISTICI, il progetto ha pensato il riutilizzo delle fattorie esistenti, e il loro potenziamento per una produzione agricola di qualità a km zero integrata.
L’intero progetto di Navile ha raggiunto interamente lo scopo iniziale di rimagliare il tessuto urbano tra i tre quartieri e la citta di Bologna, fino ad oggi lontana e poco collegata; il Geodesignè riuscito a realizzare questa rimagliatura che i precedenti laboratori di quartiere e progetti a carico dell’ amministrazione non avevano in alcun modo affrontato e nemmeno preso in considerazione, in quanto i vari progetti funzionavano bene ma risultavano separati dal contesto generale.